Pignoramento: cos’è e come funziona?
In tema di recupero crediti, vediamo il pignoramento: come funziona. Prima però stabiliamo cos’è.
Cos’è il pignoramento?
Il pignoramento consiste, di fatto, nell’ingiunzione che l’Ufficiale Giudiziario fa al debitore ad astenersi da qualsivoglia atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito i beni ad esso assoggettati (art. 492 c.p.c.).
Con l’atto di pignoramento, ha inizio l’espropriazione forzata.
Pignoramento: come funziona?
Il pignoramento è un atto formale, un documento che viene recapitato dall’Ufficiale Giudiziario (su incarico dell’Avvocato di fiducia del creditore) presso la residenza del debitore con lo scopo di avvisarlo del fatto che non deve disporre giuridicamente dei beni colpiti dall’atto di pignoramento.
A cosa serve il pignoramento?
Il pignoramento ha la funzione di vincolare i beni da assoggettare ad esecuzione, rendendo inefficaci, nei confronti del creditore che ha chiesto il pignoramento, gli atti di alienazione o di disposizione compiuti dal debitore ed aventi ad oggetto i beni pignorati.
I pignoramenti sono tutti uguali?
Il pignoramento può essere mobiliare, immobiliare o presso terzi.
Con il pignoramento mobiliare vengono aggrediti, da parte del creditore, i beni mobili del debitore. L’ufficiale giudiziario si recherà a casa del debitore o presso l’azienda della quale eventualmente è titolare firmatario, per individuare i beni che la legge consente di sottoporre a pignoramento, intimando al debitore di non sottrarli alla garanzia del credito. In seguito, tali beni verranno verosimilmente venduti all’asta ed il ricavato, dedotti i costi di procedura, verrà assegnato al creditore.
Con il pignoramento immobiliare, invece, viene sottoposto a pignoramento almeno un immobile (abitativo o commerciale) intestato al debitore. L’iter del pignoramento immobiliare è più complesso, rispetto a quello mobiliare, in quanto occorre che il bene immobile venga stimato da un esperto nominato dal Giudice e che la vendita venga effettuata da un professionista (avvocato, notaio, o commercialista) sempre nominato dal Giudice. I costi del pignoramento immobiliare, in linea di massima, sono superiori rispetto a quelli del pignoramento mobiliare, anche perché occorre depositare i certificati relativi all’immobile (visure, certificazione notarile) che attestino la situazione dell’immobile stesso e indichino gli eventuali gravami (ipoteche, pignoramenti).
Il pignoramento presso terzi (c.d. PPT) è una procedura che consente al creditore di recuperare il credito “congelando” il danaro che il debitore deve avere da terzi soggetti (datore di lavoro, debitori, clienti, banca, posta, inquilini…).
Il pignoramento rappresenta uno dei più utilizzati strumenti per recupero crediti, e più specificatamente il pignoramento del conto corrente, il pignoramento dello stipendio, il pignoramento dello stipendio accreditato sul conto corrente.
Per l’ordinamento italiano, non è previsto un minimo vitale impignorabile, in caso di pignoramento dello stipendio, pertanto anche lo stipendio più basso può essere pignorato dal creditore, seppure pro quota.
Nel 2015, grazie alla riforma prevista dal D. L. 83/15, le somme dovute a titolo di stipendio, di salario o di altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, se accreditate, sul conto conto corrente bancario o conto corrente postale intestati al debitore, possono essere oggetto di pignoramento per l’importo eccedente il triplo dell’assegno sociale, quando l’accredito è avvenuto in data antecedente la data del pignoramento. Qualora invece l’accredito di dette somme avvenga nella medesima data del pignoramento o in data successiva, in generale il pignoramento è possibile nei limiti di un quinto dell’emolumento accreditato sul conto corrente.
Peculiari i casi di pignoramento in concorso di più cause creditorie e i casi di pignoramento derivante da crediti alimentari.
Ma contro il pignoramento, il debitore può fare opposizione?
Il debitore può presentare opposizione al pignoramento, una volta avviato.
Le eccezioni sull’esistenza del debito devono essere però fatte valere in opposizione al decreto ingiuntivo nei 40 giorni a disposizione, fatta eccezione per i crediti basati su cambiali o assegni.
A pignoramento avviato, è possibile opporsi sollevando vizi formali o sostanziali del precetto o del pignoramento.
la legge tutela il creditore che ha stabilito di pignorare un bene che, negli appositi registri, risulta ancora intestato al debitore
Come individuare i beni intestati al debitore per pignoramento e come funziona la ricerca?
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