investigazioni aziendali

Investigazioni aziendali e smart working: è caccia ai furbetti

Un tempo timbravano il cartellino e andavano al mercato, si mettevano in permesso Legge 104 e andavano in vacanza, si fingevano ammalati e facevano un secondo lavoro in nero, simulavano un infortunio e spalavano il cemento davanti a casa per ristrutturare la stanza degli ospiti…

Oggi, con il ricorso allo smart working, le investigazioni aziendali sono per lo più richieste per verificare se i dipendenti a casa, durante le ore lavorative, sono realmente dediti al lavoro, piuttosto che al relax post-pandemia.

Lo smart working offre notevoli vantaggi ad imprenditori e lavoratori, ma è altrettanto vero che qualcuno potrebbe cercare di approfittarsene.

Per questa ragione, diversi datori si sono rivolte ad agenzie investigative specializzate in indagini aziendali per appurare se i loro dipendenti in smart working lavorassero realmente.

Statisticamente, quando un imprenditore nutre qualche sospetto sulla fedeltà di un suo dipendente, tanto da ricorrere all’attività di un detective privato per sincerarsene, le prove raccolte confermano quasi sempre la fondatezza dei dubbi del datore di lavoro.

D’altronde persino la Cassazione ha più volte ribadito la liceità del ricorso all’investigatore privato da parte del datore di lavoro, a fronte anche di un semplice sospetto circa i comportamenti di un dipendente.

Ad ogni buon conto, giova ricordare come l’investigatore, pur non avendo un obbligo di risultato, abbia comunque un obbligo di mezzi.

Anche l’investigatore privato, come qualsiasi altro privato cittadino, non può fotografare o videoriprendere una persona, sia essa un lavoratore dipendente o meno, all’interno della propria privata dimora, della propria abitazione.

Si tenga inoltre conto che solo ed esclusivamente il datore di lavoro e i suoi diretti collaboratori possono verificare come un dipendente svolga la propria mansione, la qualità della prestazione, come previsto dall’art. 3 dello Statuto Dei Lavoratori.

In buona sostanza, il datore di lavoro può affidare l’incarico di controllare i comportamenti e gli spostamenti ad un’agenzia specializzata in investigazioni aziendali quando sospetta che il dipendente commetta illeciti penali. Sono penalmente rilevanti l’abuso dei permessi legge 104, la concorrenza sleale, l’assenteismo, l’infedeltà professionale, il sabotaggio, l’assenteismo strategico, la falsa malattia, il falso infortunio etc.

ServiziAvvocatiAziende, partner di Servizisicuri.com, è in grado di offrire tutte le indagini aziendali consentite dalla legge.

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